16 dicembre 2025
Stacco da Terra, programma per Europeo di Elisa Lanni

A cura di Belletti Davide
Coach di powerlifting e bodybuilding
Allenatore Barbarians
Diplomato CAF
Introduzione
L’idea di questo programma nasce dalla volontà di creare un movimento che sfruttasse a
pieno le capacità e le leve dell’atleta, ricercando una traiettoria sempre più efficiente.
Riguardando le alzate di Elisa ho notato che l’unico punto che le dava difficoltà era la
partenza, da li poi riusciva a verticalizzare subito ma in partenza spesso si spostava da quel
binario che invece secondo me avrebbe dovuto mantenere fino alla fine.
Il lavoro è stato quindi orientato non tanto ad “aggiungere forza”, quanto a migliorare la
gestione della partenza e della traiettoria iniziale.
Rallentare, percepire il carico, fare PIÙ fatica in un punto preciso per farne meno dopo:
questi sono diventati i veri punti cardine del programma.
L’obiettivo non era limitare l’atleta, ma darle più tempo e più controllo per esprimere ciò che
già possedeva.
Solo mantenendo una certa traiettoria è possibile sfruttare appieno le proprie leve e
trasformare lo stacco in un gesto realmente efficiente, sicuro e replicabile nel tempo.

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1 |
55% 3x8s |
1 |
F in incastro + sotto al ginocchio 5MAV |
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2 |
60% 3x8s |
2 |
F in incastro + sotto al ginocchio 4MAV |
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3 |
65% 3x7s |
3 |
F in incastro + sotto al ginocchio 3MAV |
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4 |
70% 3x6s |
4 |
F in incastro + sotto al ginocchio 1MAV, 90% 3x3s |
Settimana 1-4
Durante le prime quattro settimane, ho strutturato il programma con due sessioni di stacco
settimanali. Il primo giorno è stato impostato con percentuali basse, aumentando
progressivamente il carico ma riducendo le serie. Un approccio classico stile sniper, pesi
leggeri in mano che aumentano piano piano. L’obiettivo era far sì che Elisa accumulasse
buone sensazioni, partendo da carichi gestibili per dare spazio alle progressioni senza
spingere troppo.
Nel secondo giorno invece ho da subito introdotto l’autoregolazione, scegliendo però varianti
tecnicamente punitive. Questo mi ha permesso di mantenere il "guinzaglio corto"
sull'intensità, evitando di farla tirare troppo presto. Le varianti sono state scelte con l'intento
preciso di migliorare quello che ritengo il punto cruciale nello stacco sumo: la partenza da
terra.
Soprattutto in atlete come Elisa, che ha le leve giuste per cercare una maggiore verticalità.
In queste situazioni, non serve complicare troppo il movimento; è fondamentale però fare
tutto il possibile e sfruttate appunto le leve adatte per avere pazienza e aspettare il momento
giusto per far partire il bilanciere.

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5 |
Tensione continua 2x5s 65% |
5 |
75% 3x6s |
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6 |
Tensione continua 3x5s 65% |
6 |
F sotto al ginocchio 5MAV |
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7 |
Tensione continua 2x5s 70% |
7 |
F sotto al ginocchio 3MAV |
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8 |
70% 3x6s |
8 |
GARA |
Settimana 5-8
Nella seconda fase, lo stacco del primo giorno diventa in Tensione Continua, volevo ricreare
la negativa dello stacco, unica alzata che non ha un vero e proprio caricamento in discesa,
per ‘’ripassare ’ la linea che volevamo avesse anche in salita e amplificare la sensazione di
piede che spinge a terra SEMPRE, senza avere vuoti.
Nel secondo giorno ho mantenuto l’autoregolazione, ma con una logica 5-3-1, quindi a
scalare e avendo un po' di rincorsa a cercare più kg sul bilanciere. in realtà un ‘’5-3-gara’, in
settimana 8 avevamo La gara di qualificazione per il 2026 in -63kg,e in quell’occasione
Elisa ha messo a segno un impressionante 185 kg a 59kg di bw, un risultato che rifletteva il
lavoro fatto nei mesi precedenti.

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9 |
70% 4x5s |
9 |
F incastro 3MAV |
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10 |
75% 3x5s |
10 |
F incastro 1MAV, 90% 3x3s |
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11 |
70% 4x6s |
11 |
Salita lenta, 70%2, 75%2, 80%1 |
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12 |
70% 4x5s |
12 |
70% 2x2s, poi 4MAV salita lenta@7 |
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13 |
75% 2x6s |
13 |
70% 2x2s, poi 3MAV salita lenta@7 |
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14 |
75% 3x5s |
14 |
70% 2x2s, poi 2MAV salita lenta @7 |
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15 |
80% 2x4s |
15 |
70% 2x2s poi entrata sali fino a 1@9, -10% 2x2s |
Settimana 9-15
Post-gara, abbiamo cambiato un po’ l'approccio. Nel primo giorno, ho mantenuto una
media di percentuali intorno al 70-75%, con l’obiettivo di stabilizzare il movimento. Questa
giornata doveva fungere da supporto per il secondo stacco, quello in SBD. Abbiamo
continuato con l’autoregolazione, ma questa volta con una variante Solid Base + Ramping.
una variante che dia appunto stabilità e solo dopo un ramping a salire, nella speranza (poi
avverata) che le sensazioni date dalla variante rimangano impresse anche nella ricerca della
@. Credo che questa parte della programmazione sia stata una parte fondamentale per il
risultato finale: fare delle salita lente al 70% la obbligava a non avere fretta, ad aspettare il
bilanciere e inconsciamente era obbligata a farlo anche a carichi più alti.

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15 |
80% 2x4s |
15 |
70% 2x2s poi entrata sali fino a 1@9, -10% 2x2s |
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16 |
85% 8 singole |
16 |
85% di 1@9 1x6s |
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17 |
83% 2x5s |
17 |
70kg x3, 100kgx2, 120kg x1, 140kg x1, 160kgx1, 1@entrata |
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18 |
78% 3x5s |
18 |
75% di 1@9 2x6s |
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19 |
75% 2x6s |
19 |
TEST |
Settimana 15-19
In queste ultime settimane nel giorno 1 il carico è stato progressivamente aumentato, con
percentuali attorno all’80%. La priorità era che Elisa continuasse ad affrontare carichi
tecnicamente impegnativi, ma senza generare troppo stress fisico o mentale, poiché nel
secondo giorno, settimana 15, una volta trovata l’entrata e averci fatto un 2x2 con qualche
kg in meno, iniziamo a dissipare un po' di volume.
In settimana 17 (-2 alla gara) facciamo un ramping esattamente uguale al riscaldamento che
poi faremo in gara, fino a fare una singola con quella che era l’entrata prestabilita.
Alla settimana 19, Europeo Sub-j in Lituania, Elisa ha chiuso in seconda un 181,5 kg a soli
56kg tondi tondi di bodyweight, stabilendo un nuovo record mondiale. Un risultato che ha
confermato la solidità di tutta la programmazione.
Conclusioni
In questo percorso, non si è trattato solo di aumentare ‘’banalmente’ i carichi, ma di un vero
e proprio lavoro di affinamento tecnico, gestione della fatica e consapevolezza del
movimento
Ogni fase ha avuto un obiettivo preciso, e il lavoro sullo stacco di Elisa ha visto un
progressivo miglioramento grazie a varianti specifiche e idee pensate per riuscire a
spingere da un punto stabile. La combinazione di autoregolazione e %, varianti, controllo del
volume e intensità, oltre ovviamente al Mindset, ha portato a questo record mondiale, un
risultato che è frutto di un lavoro costante e strategico.



